mercoledì 16 marzo 2011

Saint Patrik's day!

San Patrizio, occorre dirlo anche se molti ne saranno già al corrente, è il santo patrono d’Irlanda e viene festeggiato, oltre che in Irlanda e ovunque ci sia una comunità irlandese, il17 Marzo.

Quello che però forse tutti non sanno è che su di lui tanto è stato scritto e tanto è stato detto ma mai si è arrivati a una soluzione definitiva su quella che è stata realmente la sua vita.
A partire dalla data della nascita sino ad arrivare a quella della morte, passando per le sue sfortunate vicende, nulla è dato per certo.
Questo ha portato alla nascita di numerose leggende che, il più delle volte, sono in netto contrasto tra loro.
Consci del fatto che non esiste una sola verità e che noi stessi non sappiamo, per certo, quali di queste leggende sia la più veritiera, abbiamo preferito riportare una documentazione che tenesse conto delle differenze con le altre versioni.


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Da dove veniva S. Patrizio?

Non deve ingannare il nome romano di Patrizio, né tanto meno il suo patronato d’Irlanda: Patrizio, i realtà, non era irlandese ma scozzese.
Non si sa con certezza da dove provenisse: egli stesso, nelle sue Confessioni, scrive che suo padre possedeva una terra vicino a un paese oggi sconosciuto, che aveva un nome metà indigeno, Bannhaven, e metà latino, Taberniae.
Il luogo più probabile è stato comunque identificato in Kilpatrick e la data di nascita è da considerarsi tra il 385 e il 392 d.C.

Come arrivò in Irlanda?

Furono dei pirati a tresferire Patrizio in Irlanda: a 16 anni il piccolo (allora chiamato Maewyn Succat) fu rapito dagli uomini del re irlandese Niall of the Nine Hostages e venduto come schiavo a Muirchu, re del North Dàl Riada, nella contea Antrim. Per sei anni, lavorò come pastore in cattività su Slemish Mountain, nella contea Antrim.

Da schiavo a missionario

Dopo aver appreso la lingua gaelica e le pratiche dei druidi, un giorno dopo 6 anni di cattività e 2 tentativi falliti, ribellandosi al proprio padrone, Patrizio scappò e, percorrendo a piedi circa 184 miglia, si imbarcò clandestinamente su di una nave diretta in Inghilterra. Una leggenda narra che aveva precedentemente avuto la visione di una nave che lo aspettava.
In quei sei anni, Patrizio annota nelle sue Confessioni di essersi trasformato in un ragazzo molto credente, che pregava giorno e notte.
Secondo i suoi stessi racconti, Patrizio fece un altro importante sogno, in cui una Voce lo richiamava a cristianizzare l’Irlanda. Per tale ragione si recò in Francia, presso il monastero di Auxerre e si preparò al sacerdozio, viaggiando e soggiornando in diversi monasteri. Papa Celestino lo battezzò finalmente come San Patrizio (dalle parole latine pater civium, ovvero padre del suo popolo), e nel 432 gli affidò la missione di estirpare dall’Irlanda il paganesimo e convertire l’intera nazione alla cultura cattolica, riprendendo la missione abbandonata da un precedente vescovo, Palladius.
Fu così che Patrizio tornò in Irlanda, l’isola nella quale era stato schiavo e dove ora tornava vescovo, allora abitata dai Celti Scoti, pagani alti e biondi dediti a pesca e pastorizia.

I successi in Irlanda

San Patrizio fu spesso minacciato di morte, catturato e condannato, ma riuscì comunque a portare avanti la sua missione in nome di Dio con sorprendente successo. Il santo percorse l’intera Irlanda, predicando e insegnando nella lingua locale, fondando abbazie e monasteri, soccorrendo i bisognosi e operando miracoli.
Trattò con i Druidi per affiancare una simbologia cristiana alla festa celtica di Beltaine (1° maggio) che celebrava il ritorno dell’estate. Di qui il simbolo del sole aggiunto sulle croci celtiche. La sua opera fu così grandiosa che oltre sessanta chiese furono costruite in suo onore, la più importante delle quali si trova a Dublino ( St. Patrick’s Cathedral ) e divenne ben presto un eroe nazionale, oltre che patrono d’Irlanda.
Nel giro di tre decenni, San Patrizio aveva portato a termine la sua missione: la quasi totalità dei Celti Scoti, compreso il loro intrarrabile re Laoghaire, si era convertita.
E la sua eredità sopravvisse: entro la fine del V secolo, infatti, l’Irlanda era una nazione cristiana.

Quando morì e dove è sepolto S. Patrizio?

Molti dubbi anche sulla morte di San Patrizio. Secondo una leggenda il santo visse più di 120 anni. La maggior parte degli storici, tuttavia, segnano la sua morte il 17 marzo 461 a Saul, Co. Down, in una chiesa donatagli da Dichu, capitano locale che fu da lui convertito.
Il suo corpo, conteso da varie città, fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo depose a Down, nell’Irlanda del Nord, che da allora cambiò il nome in Downpatrick, e dove un’immensa statua dell’Apostolo veglia sull’Irlanda.

I 150 anni d'Unità d'Italia.

Buongiorno! Da domani sono centocinquanta anni che l'Italia si è unita!

Formalità:
"Il Regno d'Italia (1861-1946) nacque nel 1861 dopo l'esito della seconda guerra di indipendenza e dopo i plebisciti degli altri territori conquistati. Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio 1861e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II fu il primo re d'Italia (1861-1878)."
















Testo Inno di Mameli:



"Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta;
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci;
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è Legnano;
ogn'uom di Ferruccio
ha il core e la mano;

i bimbi d'Italia
si chiaman Balilla;
il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
le spade vendute;
già l'aquila d'Austria
le penne ha perdute.

Il sangue d'Italia
e il sangue Polacco
bevé col Cosacco, ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò."



Animaux: Cavallo

Carta d'identità:
Dominio:Eukaryota
Regno:Animalia
Phylum:Chordata
Classe:Mammalia
Famiglia:Equidae
Genere:Equus
Specie:E. caballus

Razze:
Razze a Sangue freddo.Quasi estinte dalla meccanizzazione e destinate ad essere allevate per il macello queste razze sono state salvate dall'ostinazione di alcuni allevatori e dall'affetto di alcune nazioni come L'Inghilterra e la Francia . In francia per esempio ben tre allevamenti nazionali preservano la razza Bollonais e in inghilterra lo Shire Horses Show attira ogni anno oltre 15.000 spettatori. Inoltre in Inghilterra questi cavalli vengono anche usati per scopi pubblicitari e per portare i prodotti caseari e la birra nelle City cittadine. Questi cavalli sono di aspetto molto imponente e carattere docile. Possono svolgere un'ampia gamma di attività dal lavoro pesante alla sella ( alcuni Shire per esempio sono utilizzati per il dressage). Nonostante la loro mole la loro indole docile li rende adatti ai cavalieri di tutte le età principianti e non.
La razza più conosciuta è lo Schire:Forte,resistente, docile, generoso e paziente. Molto precoce può essere messo al lavoro già a 3 anni
Lo shire può arrivare a tirare un peso fino a 5 volte superiore al suo! Tra le razze da tiro è quella con le unghie più dure cosa che lo rende particolarmente adatto al lavoro nelle città. Mantello: il colore più diffuso è il morello (nero) ma ci sono anche baio e grigio. Gli stalloni non possono essere sauri e roani, quest'uiltimo colore è invece ammesso per femmine e castrati. Altezza al garrese e peso: L'altezza si aggira fra il 1,65-1,80 m ma si è arrivati anche ai 2,20 m di Sampson che detiene tuttora il guinnes dei primati come cavallo più alto di tutti i tempi.

Cavalli Famosi:
-Bucefalo, cavallo di Alessandro Magno
-Incitatus, cavallo di Caligola
-Asturcone, cavallo di Giulio Cesare
-Bavieca, cavallo del Cid
-Marengo, cavallo di Napoleone
-Copenhagen, cavallo del Duca di Wellington
-Marsala, cavallo di Giuseppe Garibaldi


martedì 15 marzo 2011

Ricette: Crêpes alla marmellata

Oggi vi parlo delle Crêpes come le faccio io, mia mamma e mia nonna. Sono quelle dolci alla marmellata.




INGREDIENTI BASE

  1. (dosi per 12 crepes del Ø di 18 cm.):
  2. 125 g. di farina
  3. Due uova
  4. 250 ml. di latte (2,5 bicchieri)
  5. 10 g. di burro (un cucchiaio)
  6. 20 g. di zucchero (due cucchiai)
  7. 10 ml. di liquore tipo rhum o brandy (un cucchiaio)
  8. Un limone (solo la scorza grattugiata)
  9. Un pizzico di sale fino
  10. Per il ripieno ed il condimento:
  11. Un barattolo di marmellata
  12. Zucchero a velo q.b.
COME FARE:


Sbattere in una ciotola le uova con il sale, unirvi la farina, lo zucchero ed il latte freddo poco alla volta, mescolando per eliminare i grumi; aggiungere il burro fuso fatto raffreddare precedentemente e lasciare riposare la pastella un'ora a temperatura ambiente, mescolando 4-5 volte; all'ultimo momento, aggiungere il liquore e la scorza del limone.

Con un tampone di carta da cucina, spennellare il fondo di una padella da "crêpes" (o che sia comunque antiaderente, dal bordo piuttosto basso e di 18 cm. di diametro) con un velo sottilissimo d'olio.

Scaldare la padella a fuoco moderato e, allontanatala dal fuoco, versarvi mezzo mestolo di pastella (tre-quattro cucchiai); ruotarla rapidamente tenendola per il manico in modo che il composto si allarghi fino a ricoprire con uno strato sottilissimo tutto il fondo.

Rimettere il recipiente sulla fiamma e lasciare cuocere la pastella 10 secondi; staccare la crespella facendo passare la spatola sotto i bordi e rigirarla con un coperchio, o afferrandone l'orlo con le dita e voltandola rapidamente; cuocere l'altra parte della crespella 10 secondi e farla scivolare su un piatto.

Proseguire cosi' per le altre 11 crêpes, procedendo senza soste affinche' la temperatura della padella si mantenga costante.

Con un coltello dalla lama larga spalmare uno strato di marmellata sulla meta' di ogni crespella, quindi ripiegarle a meta' due volte sino ad ottenere dei ventagli; sistemarli su un piatto di portata, 

spolverizzarne la superficie con dello zucchero a velo fatto cadere a pioggia da un colino e servire.



A me di solito vengono fuori così! allora...Bon Appetit!

Itinerario di Viaggio: Parigi, Torre Eiffel

La Torre Eiffel (in lingua francese Tour Eiffel) è il monumento più famoso di Parigi ed è conosciuta in tutto il mondo come simbolo della Francia. Fu chiamata così dal nome del suo progettista, l'ingegnere Gustave Eiffel. È visitata mediamente ogni anno da cinque milioni e mezzo di turisti.

La struttura è stata costruita in meno di due anni, dal 1887 al 1889; avrebbe dovuto servire da entrata alla Esposizione Universale del 1889, una Fiera Mondiale organizzata per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese. Inaugurata il 31 marzo del 1889, venne ufficialmente aperta il 6 maggio dello stesso anno.



Storia 

Trecento metalmeccanici hanno assemblato i 18.038 pezzi di ferro forgiato, utilizzando mezzo milione di chiodi. Viste le condizioni di sicurezza esistenti allora, è sorprendente che solo un operaio abbia perso la vita durante i lavori del cantiere (durante l'installazione degli ascensori).

La torre è alta con la sua antenna 304 metri - escludendo le antenne della televisione sulla sommità, che sono alte 20 metri - e pesa 10.000 tonnellate. Per 40 anni è stata la struttura più alta del mondo. Per il suo mantenimento servono anche 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre Eiffel può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo ( sino a 15 cm più alta durante le calure estive). Nelle giornate ventose sulla cima della torre si possono verificare oscillazioni sino a 12 cm.

Quando fu costruita, vi fu una certa resistenza da parte del pubblico, in quanto si pensava che sarebbe stata una struttura poco estetica. Oggi giorno è generalmente considerata uno degli esempi di arte architettonica più straordinari nel mondo.

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Utilizzi

Al principio Eiffel aveva avuto il permesso di lasciare in piedi la Torre per soli 20 anni, ma vista la sua utilità per motivi di comunicazione e come laboratorio per studi scientifici le fu permesso di rimanere.

Lo stesso Gustave Eiffel contribuì da allora a tali ricerche che portarono all'installazione di un barometro, un parafulmine e di un apparecchio per la radiotelegrafia. Dal Capodanno del 2000 sulla Torre si trova un faro che da allora illumina la città tutte le sere.

Eiffel, che all'inizio non aveva altra ambizione che celebrare con questa costruzione i progressi della tecnica, si sentì presto obbligato a trovare delle utilità scientifiche alla sua Torre, come misure meteorologiche, analisi dell'aria, esperienze come quella di Foucault, ecc.

Non sarà solo un oggetto di curiosità per il pubblico, sia durante l'esposizione che dopo, ma renderà ancora servigi alla scienza e alla difesa nazionale. Proprio la difesa nazionale, infatti, salvò la torre dalla distruzione cui era destinata.

Dal 1898 Eiffel aveva permesso a Eugène Ducretet di realizzare esperimenti di telegrafia senza fili fra la Torre ed il Panthéon, e offerto alla direzione del genio di finanziarli egli stesso. Il generale Ferrié, che divenne poi amico di Eiffel, riuscì nelle prime comunicazioni di questo tipo favorendo la causa della torre insieme ai militari contro la demolizione.

Fu così che la Tour Eiffel permise di comunicare con le navi da guerra e con i dirigibili, oltre che di intercettare i messaggi del nemico. In questo modo fu possibile poi l'arresto di Gertrude Zelle, detta Mata Hari, e che furono mobilitati in tempo i taxi parigini per inviarli sul fronte della Marna dove divennero per sempre: «i taxi della Marna».

Eventi 

Il 21 gennaio 1908, il primo messaggio radio a lunga distanza fu mandato dalla torre.

Padre Theodor Wulf, nel 1910 prese delle misure delle radiazioni sia alla sommità che ai piedi della torre, scoprendone sulla sommità più di quanto previsto. Scoprì in questo modo i raggi cosmici.

Nel 1925 l'artista dell'inganno Victor Lustig "vendette" per ben due volte la Torre Eiffel come ferro vecchio.

Nel 1929 la Torre perse il titolo di struttura più alta del mondo quando fu completato il Chrysler Building di New York.

Quando Adolf Hitler visitò Parigi durante la Seconda guerra mondiale, i Francesi disattivarono gli ascensori, in tal modo sarebbe stato costretto a salire i 1792 gradini fino alla sommità. I Francesi dissero che per causa della guerra era impossibile trovare il pezzo di ricambio, anche se poche ore dopo la partenza dei Nazisti gli ascensori funzionarono di nuovo. Hitler rimase ai piedi della Torre Eiffel.

Il 3 gennaio 1956 un incendio danneggiò la sommità della torre.

Nel 1959 l'attuale antenna radio fu aggiunta sulla sommità.

Negli anni ottanta un vecchio ristorante, che si trovava a metà altezza, fu smantellato con tutta la struttura che lo sorreggeva. Questo ristorante fu acquistato e ricostruito a New Orleans, Louisiana sotto il nome di "Tour Eiffel Restaurant" e più recentemente conosciuto come "Red Room".

Nell'anno 2000, luci intermittenti e diversi fari sono stati installati sulla torre. Da allora lo spettacolo luminoso notturno è diventato un evento quotidiano.

La torre ha ricevuto il 200.000.000° ospite il 28 novembre del 2002.

Il 22 luglio del 2003 alle ore 19.20 scoppiò un incendio nella sala degli strumenti di trasmissione. L'intera torre fu evacuata e l'incendio fu domato in 40 minuti. Non ci furono vittime.

lunedì 14 marzo 2011

Trucco Primavera

Questa primavera che comincerà un po' nuvolosa ha bisogno di un po' di movimento. Per la primavera si consiglia la tonalità pastello dei fiori. La figura mostra un tipo di trucco molto carino (anche se tanto evidente) che può benissimo essere fatto diventare anonimo riducendo la vivacità dei colori e l'estensione del trucco.
Se proprio si vuole esagerare allora questo complicato e sensazionale trucco primaverile è l'ideale. Credo che per occasioni festive come un compleanno, un party di giorno o una festa pasquale o persino per carnevale sarebbe più appropriato.

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Altri trucchi bellissimi:

Ricette: Crema Catalana


Ingredienti
Per 6 persone
  • 1 litro di latte
  • 8 tuorli d'uovo
  • 200 g di zucchero
  • 45 g di maizena
  • 3 cucchiai di zucchero di canna








Procedimento
Sbattete i tuorli con lo zucchero, la maizena, la buccia di limone e aggiungete, poco alla volta, il latte.
Versate il tutto in una pentola capiente e, a fuoco basso, fate cuocere senza mai smettere di mescolare fino quando la crema si sarà ben rappresa. Versatela poi nelle apposite ciotole di coccio, fate raffreddare a temperatura ambiente e, prima di servire, spolverizzate con lo zucchero di canna che caramellerete con l'apposito ferro rotondo. In mancanza di questo, mettete la crema quasi a contatto con il grill del forno in modo che lo zucchero si sciolga in pochi secondi.

Ricette: Mousse al Cioccolato


Ingredienti
Per 4 persone
  • 300 g di cioccolato fondente
  • 1 tazzina di caffé espresso
  • 50 gr di burro
  • 6 uova

  • Procedimento
    Fate fondere il cioccolato spezzettato in un pentolino con il caffé. Mescolate bene e, quando è cremoso, toglietelo dal fuoco, aggiungete il burro e i 6 tuorli d'uovo e amalgamate bene il tutto. Questa operazione va fatta subito, perché i tuorli devono cuocersi col calore del cioccolato fuso. Fate raffreddare la crema e nel frattempo montate a neve ben ferma gli albumi che incorporerete con delicatezza al cioccolato. Versate il composto in due coppe e fate raffreddare in frigorifero per almeno 24 ore. Prima di servire questa mousse, lasciatela a temperatura ambiente per mezz'ora perché diventi soffice. Se volete, potete aggiungere un po' di panna montata leggermente zuccherata. E per rendere la ricetta un po' più sfiziosa basta aggiungere una fettina di limone o limone grattugiato.


domenica 6 marzo 2011

Per labellaDance...

Per prima cosa devi scaricarti Google Chrome. Per farlo clicca qui.
Bene, poi devi aprire un'altra pagina di chrome e devi andare nella modifica della tua presentazione. e apri un'altra pagina di chrome.
Poi devi andare normalmente su stardoll, andare nella mia suite e poi devi evidenziarmi col tasto sinistro del mouse la presentazione come nella figura:

Poi devi trascinare la parte evidenziata verso l'altra pagina di chrome e lasciarla quando è nella tua modifica della presentazione:

Infine dovrebbe venir fuori così:




Poi salvala e fine!!